Pil + 3,4% per il 2022. Poi una lunga stagnazione con un inflazione da record.
Le prospettive del Centro Studi di Confindustria parlano chiaro « Lo shock energetico abbatte le prospettive di crescita» , con un Pil per il 2022 al 3,4 ed una crescita zero prevista per il 2023 ; il tutto condito da una lunga stagnazione ed un'inflazione da record.
Alessandro Fontana direttore del Centro Studi annuncia « livelli insostenibili» , effetto dell'aumento dei costi per le imprese di circa 110miliardi legati allo shcok dei prezzi dovuti al caro energia, con un'incidenza che sale al 9,8% dei costi totali.
Sul fronte dell'occupazione gli scenari non sono migliori, dopo una battuta d'arresto in estate si prospettano per l'autunno e l'inverno dinamiche negative ; una ripresa ci dovrebbe essere nei primi mesi del 2023 per poi tornare a crescere solo nella seconda metà del 2023.
Il tasso di disoccupazione per il 2022 è atteso in aumento intorno all'8,1%, mentre per il 2023 sono previsti ulteriori rialzi circa 8,7%.
L'attesa che è ora a livelli record si assesterà per il 2022 al 7,5%, con una discesa attesa per il 2023 ma sempre elevata .
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