Inoltre, in Campania si registra un abbassamento dell'età media dei giocatori.
Il gioco in rete crea maggiore difficoltà a frenare questa che è diventata una vera e propria pericolosissima dipendenza.
In alcuni casi, la ludopatia porta alla perdita del lavoro, a problemi di relazioni in famiglia e in alcuni casi l'insorgere di atteggiamenti criminali.
Recente è il caso di un 63enne del casertano che in seguito alla perdita di soldi a videopoker ha simulato una rapina. Ciò è avvenuto a Casaluce, dove l'uomo ha sporto denuncia presso i Carabinieri raccontando di essere stato rapinato subito dopo aver prelevato i soldi al bancomat. I militari si sono accorti subito della "bugia" e hanno denunciato l'uomo per simulazione del reato.
Altro caso recente, in Campania, è quello di un 43enne di Portici, affetto da ludopatia, che ha preteso dai genitori trenta euro e al rifiuto ha cercato di colpirli con un appendiabiti. Sono intervenuti sul luogo i Carabinieri e hanno evitato che la situazione degenerasse. Ora l'uomo è in carcere in attessa di giudizio.
Per fronteggiare questa vera e propria emergenza sociale vi sono dei progetti finanziati dalla Regione Campania che ha deciso l'apertura di due sportelli per l'ascolto dei soggetti coinvolti in ludopatia, uno a Fisciano, l'altro a San Giorgio a Cremano.
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